ELEZIONI REGIONALI: LUCERA 0 – ALTRI COMUNI 7

La Torre della Leonessa del Castello di Lucera
Se dovessimo commentare con un articolo calcistico la brutta sconfitta interna alle Regionali per Lucera la definiremmo un tracollo senza precedenti, fatta di protagonisti che hanno giocato alla pari con gli avversari e altri che invece in campo non c’erano con la testa! Personalmente non riesco a capacitarmi però come qualcuno riesca ancora a sorprendersi del fatto che di lucerini, in politica, quella vera, non se ne vedono più da decenni. E questo ha palesemente reso inevitabile la progressiva cancellazione di presidi istituzionali e non che hanno reso Lucera la masseria che è oggi. Avendo personalmente seguito lo spoglio di alcuni seggi mi sono accorto che questa dèbacle non è un caso, ma è mirata e calcolata. Come è possibile infatti che in una coalizione vengano distribuite, quasi spalmate ad arte, tante preferenze a candidati che non hanno nulla di lucerino né allo stesso tempo hanno molte possibilità di essere eletti? Mi spiego meglio. Se io, portatore sano di voti per famiglia o gruppo politico, decido di non far vincere uno o più candidati senza farmene accorgere, invece di appoggiare direttamente e spudoratamente un candidato papabile, faccio votare a piccoli gruppi dei candidati anonimi, in modo che i partiti della coalizione portino voti al candidato Presidente facendo diminuisce il quorum utile (o relativo) per il candidato che io voglio sia eletto per lo scatto ulteriore di seggi… In questo modo ho aiutato Tizio ad essere eletto mentre Caio e Sempronio non sapranno mai chi ha portato voti alla coalizione opposta… La buona performance di Agnusdei, la discreta di Dell’Osso, la mediocre di Pica e le anonime degli altri candidati sarebbero state ben spese se i lucerini avessero puntato su un unico candidato, considerato che l’elezione di Emiliano appariva quasi scontata. E invece no. Ormai è un disco rotto. Vengono da fuori per contattare valvassini e valvassori, per colpire il signorotto di turno, ottenendo sistematicamente l’elezione di non lucerini. La stessa cosa è avvenuta a San Severo. Ci chiediamo: ma non era così semplice mettere insieme Agnusdei-Pica-Dell’Osso e fare un “patto” d’altri tempi in barba agli accordi provinciali e regionali? Eh sì, oggi poteva essere il turno di uno, domani al Senato di un altro, alla Camera di un altro ancora, etc. etc. etc. E invece no, è troppo difficile, è troppo “disonorevole”… Intanto gli altri ridono e Lucera piange lacrime amare.

Emanuele Faccilongo

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