Pillole di ……………… numismatica La splendida Quinconcia …... Della zecca lucerina
La nostra cittadina, investita di glorioso passato, come colonia di Roma (colonia iuris latini) nel 312 a.c. per la sua grande lealtà e fedeltà (Lucerinis bonis et fidelibus sociis – Livio:IX, X), ricevette ampia autonomia e indipendenza d’azione: proprie leggi, proprio fisco, propri magistrati e il privilegio di coniare e battere moneta propria, presso una sua propria Zecca (individuata storicamente in Piazzetta del Vecchio). A onor del merito si deve precisare, che Roma autorizzò non solo la colonia Lucerina a battere moneta propria, ma che questo privilegio venne esteso anche ad altre città e popolazioni dell’Italia centrale, tra cui Chieti (Teate), Larino(Larinum), Rimini (Ariminum), Gubbio(Iguvium), Todi(Tuder) e molte altre varie definite ,zecche minori . La moneta era di bronzo , la zecca di Lucera, apponeva sulla propria moneta, la lettera “L” in carattere osco, oltre ai globetti utilizzati da tutte le zecche dell’epoca. Sopra nella foto vediamo ...