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Visualizzazione dei post da gennaio 18, 2014

L’angolo di Antonio Di Muro, LE BANCHE: ECCO COME TI SPENNO I CLIENTI

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Storia vera questa, storia di vita vissuta. Un giorno si presenta in banca un arzillo e alquanto logorroico vecchietto-depositante per reclamare la presunta mancata applicazione delle condizioni agevolate (tasso creditore più alto di quello corrente), che qualcuno gli aveva promesso giusto per acquisire il deposito, benché le condizioni di mercato del denaro in quel momento non lo consentissero. Alle giustificazioni dell’interlocutore che stava al di là del bancone, il vecchietto si replicava dicendo che sapeva tenere uno stretto il controllo sui suoi quattrini e che di certo non si sarebbe fatto farà infinocchiare da chicchessia attraverso false promesse. Il dipendente della banca, un po’ infastidito,  sbotta con una battuta al vetriolo: papano’ (nonno) forse vuoi insegnare alla banca come si fa il ladro! La cosa finisce pacificamente perché qualcuno ci mette la classica pezza e calma il papano’. Il preambolo serve a farci comprendere come è difficile muoversi all’interno della nor

VERTENZA SACCO: LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DOTOLI E DEGLI ASSESSORI DI IANNI E DI CARLO

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palazzo mozzagrugno Dopo la Cassazione anche l'ultimo pronunciamento della Corte di Appello di Bari fa registrare un ulteriore punto a favore del Comune di Lucera sulla vertenza Sacco. Sono state riconosciute, infatti, le ragioni addotte dall'Amministrazione Comunale in sede di rivisitazione della precedente sentenza. "La tenacia e la perseveranza con cui abbiamo sostenuto la perizia del nostro tecnico, l'ingegnere Giuseppe Cinquia, hanno consentito di ridurre di gran lunga le iniziali pretese della società Sacco Nicola e figli". Lo spiega Raffaele Di Ianni, Assessore comunale al Bilancio e alle Finanze che per lungo tempo si è occupato anche di contenzioso. Una materia che, al momento, è seguita direttamente dal suo collega Pietro Di Carlo. "Si trattava di cifre che secondo la controparte, negli anni scorsi, ammontavano a 32 miliardi di lire successivamente valutate dal CTU in 27 miliardi del vecchio conio", ricorda Di Ianni. "La consistenza d