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Visualizzazione dei post da luglio 1, 2013

L' ANGOLO DI ANTONIO DI MURO,SE IL NORD NON VA AL SUD, IL SUD VA A NORD

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Se il Nord non va al Sud, il Sud va al Nord. Sembra la dolce, incredibile  favola raccontata ai bimbi nell’ora di ricreazione. Ed, invece, è accaduto sorprendentemente proprio questo,  nel senso che questa volta sono stati quelli del Sud a dare lezioni di economia globalizzata, anzi nazionale e per di più proprio nella tana dei mangia meridionali, a Milano, nel corso della presentazione del cosiddetto “manifesto meridionalista”. Si tratta di una iniziativa congiunta di ventuno istituzioni meridionali - ed è la prima volta -  che hanno elaborato un documento  attraverso quale si sono fatte portavoce di alcune soluzioni che mirano ad una possibile e urgente integrazione delle economia del Nord con quella del Sud, specie ora che la crisi generalizzata non risparmia alcuna area del Paese.  Il seminario si è tenuto in quella che è stata la storica sede dell’ex Montedison, all’insegna del tema: ” Italia Mezzogiorno d’Europa”.  C’è stata unanimità di intenti,  poiché tutti sono stati d’accor

LUCERA POLITICA, PIETRO DI CARLO E DEBORAH TESTA POSSONO ASPETTARE

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Breve riepilogo per comprendere meglio la situazione. Gli assessori dimissionari Giacomo Capobianco (turismo) e Costantino dell’Osso (cultura) appartengono entrambi al PDL, anche il senatore a seguito del passaggio in maggioranza dei due consiglieri della lista civica “Più forza per Lucera”, Gabriele Dell’Osso e Michele Miano.  Può essere assimilata a questa posizione anche “Noi donne”, che in campagna elettorale è stata una costola di Costantino Dell’Osso, con la mente pensante di Deborah Testa, a capo di un gruppo di donne desiderose di cimentarsi politicamente. Per la sostituzione dei due assessori dimissionari sono circolati i nomi dell’avvocato  Pietro Di Carlo e della professoressa Deborah Testa, che già al momento del varo della prima Giunta Dotoli sembravano essersi accasati quali candidati credibili per un posto di assessore.  Non se ne fece nulla, perché in politica le cose ovvie diventano difficili da realizzare, specie quando entra in campo il cosiddetto metodo Cencelli, i