PILLOLE DI ……………. FILATELIA GALILEO GALILEI …….…450 ANNI DALLA NASCITA

IL FRANCOBOLLO COMMEMORATIVO
Il 15 febbraio 2014, l’amministrazione postale italiana ha voluto commemorare Galileo Galilei nel 450° anniversario della sua nascita. Il francobollo  dentellato 13½ x 13½ di colore nero grigio ha un valore facciale da €.0,70. La tiratura complessiva è di 2.800.000 esemplari. Stampato dallo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. di Roma, in calcografia su carta patinata gommata, fluorescente su bozzetto di Rita Morena. La vignetta raffigura la statua di Galileo Galilei realizzata da Aristodemo Costoli, esposta nel Piazzale degli Uffizi a Firenze. Completano il francobollo la leggenda “GALILEO GALILEI”, le date “1564 - 1642”, la scritta “ITALIA” e il valore “ 0,70”. Galileo Galilei è nato a Pisa il 15/02/1564. A Firenze ebbe la sua prima formazione culturale umanistico-letterario. Nel 1581, si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Università di Pisa, che abbandonò nel 1585. In precedenza aveva iniziato lo studio della matematica sotto la guida di O. Ricci, che lo avviò alla lettura delle opere dei Greci, in particolare di Archimede. Alternò l'interesse letterario con quello scientifico. Nel 1586 proseguì le ricerche di meccanica ideando la bilancia idrostatica per determinare il peso specifico dei corpi. nel 1586-87 scoprì alcuni teoremi sul baricentro. Nel 1589, con l’aiuto di Guidolbaldo Dal Monte  ottenne la cattedra di matematica all'Università di Pisa. Galilei proseguì le sue ricerche sull'isocronismo del pendolo  (l’ intuizione gli venne nel duomo di Pisa nel 1583,). Storiche restano le sue teorie astronomiche,tanto da scatenare le violente reazioni dell’inquisizione di Roma. Lo scienziato, avanti negli anni e di salute malferma si era reso “vehementemente sospetto d'heresia, cioè d'aver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e Divine Scritture, ch'il Sole sia centro della Terra e che non si muova da oriente a occidente, e che la Terra si muova e non sia centro del mondo”. Galilei fu costretto ad abiurare, e venne condannato alla prigione a vita, pena commutata prima in isolamento assoluto poi nella sua villa di Arcetri. Qui trascorse gli ultimi anni della sua esistenza fino alla sua morte avvenuta  il 08/01/1642.
Giuseppe AUFIERO

        

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