Almanacco Storico, 20 Luglio 1944, l' Attentato a HITLER

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ADOLF  HITLER
Esso fu organizzato da alcuni politici e militari tedeschi della Wermacht eattuato dal colonnello Claus Shenk Von Stauffenberg il cui scopo era quello di assassinare Adolf Hitler. L'attentato ebbe luogo all'interno ella Wolfsschanze, il quartier generale del Fuher a Rastenburg, nella Prussia orientale. Eliminando Hiitler, attraverso un colpo di stato, si sarebbe potuto instaurare un nuovo governo che avesse il compito di negoziare una pace separata con gli Alleati allo scopo di evitare la disfatta militare e l'invasione della Germania. Il colpo di mano fu pianificato sfruttando la possibilità che offriva il PIANO VALCHIRIA, ossia la mobilitazione della milizia territoriale che sarebbe intervenuta in caso di colpo di stato o di insurrezione interna. Il piano fu opportunamente modificato da Stauffenberg, risultando completamente diverso da quello originale. L'esplosione dell'ordigno uccise tre ufficiali e uno stenografo.Il Fuher ne uscì quasi indenne, anche perché una delle bombe contenuta nella borsa di Stauffenberg non poté essere azionata. Il conseguente fallimento del colpo di srato portò all'arresto di 5000 persone, molte delle quali furono successivamente giustiziate o internate nei lager. Seguendo il cosidetto Sippenhaft l'arresto per motivi di parentela, vennero catturati tutti i parenti dei principali congiurati. I partecipanti al complotto vennero processati dal Tribunale del Popolo, presieduto dal giudice Ronald Freisler tra il 7 e l'8 di agosto e condannati tutti a morte.Hitler stesso volle che le orribile esecuzioni fossero filmate dettatgliatamente. I condannati furono atrocemente impiccati con il filo di ferro ( precisamente con corde di pianoforte ) e poi appesi ai ganci come bestiame da macello.Tra le tante vittime illustri va menzionato anche il Fedmaresciallo Erwin Rommel la leggendaria " volpe del deserto " che fu costretto al suicidio per evitare una sorte atroce alla propria famiglia, pur essendo del tutto estraneo al complotto.

Enzo Pertola 

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