ATTRICI BELLE E DANNATE……….… LA MESSICANA LUPE VELEZ

L’attrice e ballerina Lupe Vélez
L’attrice e ballerina Lupe Vélez, vero nome  di María Guadalupe Villalobos Vélez nasce a San Luis Potos in Messico il 18 luglio del 1908 e termina la sua vita nella sua casa a Beverly Hills il 13 dicembre del 1944, suicida  a soli 36 anni. Figlia di una cantante d'opera, nel 1921  viene mandata a studiare A Sant’Antonio (Stati uniti) in un collegio di suore. In collegio resta solo un paio d’anni e deve rientrare per  aiutare la madre lavorando come commessa in un negozio. Lupe comincerà la sua carriera di attrice a Hollywood grazie a Hal Roach. Debutta  in un cortometraggio muto con Stan Laurel e Oliver Hardy. Con la grande coppia di comici tornerà a lavorare qualche anno dopo nel lungometraggio Hollywood Party del 1934. Nel 1928 vinse l'edizione del premio” WAMPAS BABY STAR”, che premiava ogni anno tredici ragazze pronte ad iniziare una brillante carriera nel cinema. Lupe recita dei ruoli drammatici per cinque anni, per passare poi alle commedie. Nel 1933 è la protagonista di Hot Pepper (Tutta pepe), film che ne rivela l'enorme talento di attrice brillante e che mette in risalto la sua impetuosa femminilità. Ma la vera popolarità la ottiene nella serie di film intitolata “The Mexican Spitfire” (“La Sputafuoco Messicana"), nei quali interpreta la capricciosa e focosa Carmelita Linsday. La vita privata dell'attrice è molto tormentata. Lupe si sposa una sola volta, con l'attore Johnny Weissmuller  ( indimenticabile il suo ruolo di  Tarzan). Il matrimonio termina dopo cinque anni a causa dell'aggressività dell'attrice. Un altro dei suoi amori più famosi è l’attore Gary Cooper, che incontra sul set del film The Wolf Song (La canzone dei lupi, 1929). Anche lui la lascia perché stanco del suo carattere impulsivo ed irritabile. A spingerla al suicidio sarà la tormentata storia con Harold Raymond, il quale non si sente di riconoscere il figlio che Lupe sta aspettando. Il suo suicidio venne studiato meticolosamente in ogni particolare, infatti  il 13 dicembre 1944 l'attrice invitò le sue migliori amiche per quella “ultima cena ". Dopo il festino alla messicana, condito da fumo e alcool, Lupe confessa apertamente “Sono stufa della vita. Devo lottare per tutto. E sono così stanca. È da quando ero bambina, nel Messico, che lotto. È mio figlio. Non potrei mai ucciderlo e vivere in pace con me stessa. Piuttosto mi uccido io”. Ma le sue amiche non le dettero retta pensando ad uno sfogo tra donne. Nella sua grande villa alle tre del mattino e per l'ultima volta salì lo scalone, elegantissima nell'abito da sera di lamé d'argento. Nella sua camera c’erano fiori e candele dappertutto, scrisse un biglietto d'addio lasciandolo sul comodino e ingerì settantacinque pasticche di sonnifero che le provocarono la morte. Aveva avuto tutto dalla vita, bellezza , amore, denaro e tanto  successo, ma non gli era bastato.
Giuseppe AUFIERO  

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