RICORDARE E RACCONTARE PADRE ANGELO, PADRE PAOLO E MARIO BENICASO

PADRE ANGELO CUOMO
Questo nuovo anno 2015, ci porta al ricordo di due grandi “tesori” che ci hanno impreziosito e che abbiamo apprezzato: Padre Angelo Cuomo e Padre Paolo Novero. Il 2 gennaio, si sono compiuti venticinque anni dalla morte di Padre Angelo, oggi Servo di Dio; mentre il giorno seguente, 3 gennaio, sono trascorsi dieci anni dall’improvvisa scomparsa di Padre Paolo, insieme al caro Mario Benincaso, collaboratore laico. Alle volte Dio ci priva di un tesoro affinché la gente possa comprenderlo di là dai favori e delle richieste. Lui sa fino a che punto può mettere alla prova un’anima, e non oltrepassa mai il limite. La statura morale di una persona dipende dalla disponibilità di validi esempi, di quanto importante sia seguirli passo dopo passo, con attenzione, ripetendone le mosse finché non diventino naturali, finché non diventino nostre. Per tutto questo, occorre affidarsi a dei “modelli”, occorre “lasciarsi andare”. Padre Angelo e Padre Paolo, ed anche Mario, sono stati un modello per molti, tantissimi, giovani di Lucera. Sono stati, come si dice: maestri di vita. Padre Angelo, è stato un personaggio carismatico, che ha incarnato un modello irripetibile e che sembrava destinato, a essere immortale. E’ stato un uomo singolarmente capace di ascoltare e di entrare nel pensiero degli altri, attraverso il suo proverbiale sorriso. I suoi insegnamenti sono, ancor’oggi, parte essenziale della formazione e dell’esperienza di tutti quei giovani che hanno avuto modo di apprezzarlo in vita e di crescere con lui. Quanti giovani, famiglie, mamme, nonni sono stati richiamati dalla stessa voce. Tutti insieme hanno contribuito, con fervore, e senza sosta, a costituire una bella “comunità” cristiana, animata per lunghi anni, e vissuta all’interno dell’Opera Nuova. “…andare all’Opera Nuova…” o, “…da P. Angelo…”, divenne una frase di uso comune, essenziale; come per dire: “andiamo a casa…”. Da Padre Angelo a Padre Paolo: per certi versi, e per le ultime generazioni che l’hanno incontrato, Padre Paolo è stato un “nuovo” Padre Angelo: una persona straordinaria, un dono che non tutti ricevono nella vita. La sua straordinarietà era frutto di vari elementi, anche diversi fra loro, e che lo accomunavano con Padre Angelo. Innanzi tutto, entrambi…amavano andare in bicicletta; Padre Paolo, così come Padre Angelo, aveva una grande energia, un entusiasmo che riusciva a trasmettere agli altri spesso senza bisogno delle parole, semplicemente attraverso il suo modo di affrontare gli impegni e la sua voglia di non fermarsi mai. Padre Paolo è anche stato capace, attraverso un indubbio carisma, di avvicinare, o riavvicinare, alla fede moltissime persone e non solo nell’Opera e nella Parrocchia. Erano, anche, delle persone simpaticissime, di quelle che ti piacciono già dopo una prima chiacchierata di cinque minuti, e poi ti conquistano sempre di più con il tempo che passa; sapevano creare continuamente occasioni d’incontro, con l'occhio rivolto ai giovani, ma anche ai loro genitori, in una continua sollecitazione a uscire da casa a guardare, e affrontare, la realtà insieme. Allo stesso modo Mario, per tanti anni fidato e umile collaboratore a sua volta cresciuto e educato tra quelle mura amiche, ha dedicato gran parte della sua vita alle tante iniziative dell’Opera. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI: in questo l’apostolo Paolo definisce l’umana condizione in una delle sue epistole: la gloria del mondo è effimera; e, pur essendone a conoscenza, l’uomo cerca sempre il riconoscimento del proprio comportamento. Perché? E’ difficile spiegarlo, ma i nostri “amici” ce lo ripetevano spesso: “ogni uomo ha il dovere di seguire la strada che passa attraverso il suo villaggio”. Perché, cosa c’è su quella strada? Qual è la forza che ci sospinge a percorrere la nostra strada, e ad affrontare delle sfide, pur sapendo che la gloria del mondo è transitoria? Padre Angelo, Padre Paolo e Mario, hanno, certamente, tenuto ben conto delle parole dell’apostolo Paolo; nonostante il turbine delle loro molteplici attività e occupazioni, riuscivano sempre a trovare il tempo, e lo spazio, per effondere il loro amore, esercitando con maestria la loro missione di educatori instancabili e generosi; uno splendido esempio per tutti, di dedizione e di apostolato attivo. Per questo, gliene saremo per sempre grati.

             Antonio Barbaro

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