LUCERA, IL CONSIGLIO COMUNALE AVVIA L'ITER PER IL PREDISSESTO
la seduta del consiglio comunale |
Con sedici voti favorevoli ed otto contrari il consiglio comunale di Lucera ha dato il via libera alla procedura per il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario (art. 243bis del tuel) per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016. Sulla decisione della maggioranza di ricorrere allo strumento finanziario la pesante situazione debitoria che pesa sull'ente. Il pignoramento della somma dovuta per la vicenda Sacco è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E' infatti lunghissima la lista dei debiti da pagare derivati da contenziosi in atto e che stanno per definirsi in cui il comune è soccombente. La decisione, molto dolorosa e sofferta, è stata presa dopo aver tentato tutte le vie possibili e sulla scorta della relazione dei revisori dei conti che hanno certificato le difficoltà oggettive di bilancio in cui versa l'ente. I consiglieri di maggioranza nei loro interventi hanno voluto motivare la loro scelta con l'impossibilità di trovare altre soluzioni, 'siamo costretti a dare il voto favorevole anche per tracciare una linea netta con il passato fatto di risorse spese che non hanno prodotto vantaggi per la collettività ma solo sprechi'. L'opposizione ha cercato invano di dissuadere la maggioranza dall'adottare lo strumento per non aggravare ulteriormente la situazione economica della città. Gli scenari futuri sono senz'altro bui. Non sono stati pagati per la prima volta nella storia della città gli stipendi ai dipendenti. Sono a rischio i servizi di nettezza urbana e trasporti pubblici, manutenzione della pubblica illuminazione.... le ditte non sono pagate da mesi. Quello di ieri è solo il primo passo che in mancanza di sviluppi positivi porterà l'ente comunale al dissesto. Le prossime settimane ci diranno se la scelta fatta sia stata quella giusta altrimenti i cittadini, nonostante i sacrifici, dovranno ancora una volta pagare gli errori fatti da chi è chiamato ad amministrare e lavorare in nome e per conto del popolo.
Danilo De Sabato
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