PILLOLE DI ………. FILATELIA L’OMAGGIO FILATELICO…….……AD ENRICO BERLINGUER
il francobollo commemorativo |
L’undici giugno del 2014, l’amministrazione postale italiana nell’ ambito della sua programmazione filatelica annuale ha voluto commemorare il grande uomo politico italiano Enrico Berlinguer nei 30 anni dalla morte con l’emissione di un francobollo . Il francobollo policromo con dimensioni da 30 x 40 mm ha una dentellatura da 11 con fustellatura, è stato stampato in rotocalcografia presso l’I.P.Z.S. di Roma su carta bianca patinata neutra con autoadesivo. La tiratura complessiva è stata di 2.700.000 esemplari su bozzetto di FabioAbbati. la vignetta raffigura un ritratto di Enrico Berlinguer. Completano il francobollo la leggenda “ENRICO BERLINGUER”, le date “1922 - 1984”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,70”. Enrico Berlinguer (Sassari 25/05/1922-Padova 11/06/1984), si iscrisse al Partito Comunista nel 1943, l'anno seguente venne imprigionato per i moti antifascisti scoppiati a Sassari. Divenne Segretario della Federazione giovanile comunista dal 1949 al 1956 e fu tra il 1950 e il 1953 Presidente della Federazione mondiale della gioventù democratica. Nel 1945 entrò nel Comitato Centrale e nel 1948 nella direzione del Partito Comunista Italiano. Maturò una vasta esperienza politica come responsabile di vari settori del partito, fino a divenirne vicesegretario al XII Congresso ed eletto segretario al XIII Congresso tenutosi dal 13-17 marzo del 1972, succedendo nella carica all'onorevole Luigi Longo . Per la sua indiscussa personalità fu esponente di punta del comunismo europeo, fautore di una politica di superamento dei blocchi USA-URSS e di un'effettiva autonomia politica del partito nei confronti dell'Unione Sovietica. Berlinguer è stato l'ideatore e il promotore del “ compromesso storico” . Con il compromesso storico ,si era dissociato dai Paesi socialisti dell'Est, prevedendo la possibilità che l'Italia, democraticamente e gradualmente, avrebbe potuto accedere a una società più giusta superando le ingiustizie del capitalismo.
Giuseppe AUFIERO
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