LUCERA IL BALLOTTAGGIO TUTOLO vs BIZZARRI, LA CITTA' AD UN BIVIO

Il ballottaggio del prossimo 8 giugno tra Tutolo e Bizzarri per la conquista della fascia di sindaco della città, non è una semplice competizione tra opposte alleanze, ma lo scontro tra due generazioni, non contigue, lontane. Il nuovo che avanza, sostiene Tutolo. In maggioranza giovani, che hanno scelto, per loro fortuna, di restare in città, non hanno cambiato aria e orizzonte. Sono pieni di rabbia, entusiasmo e voglia di fare, perché amano in maniera viscerale questa città, sono disgustati da tutto quello che è stato fatto in negativo negli ultimi anni e non solo. Dall'altra invece la variegata coalizione che sostiene Bizzarri. C'è una buona parte della 'vecchia' politica della città, tutti personaggi che hanno contato e deciso i destini di quella che era la città di riferimento della capitanata. La fucina dove si sono formati i cervelli e personaggi importanti, che hanno portato in giro fieri le loro origini. Dalla loro hanno l'esperienza e la formazione politica, che la maggior parte dei tutoliani non ha, questo potrebbe essere un punto a favore dei sostenitori di Bizzarri e non di poco conto. I risultati elettorali hanno confermato quello che ci si aspettava Tutolo e Bizzarri al ballottaggio e Dotoli fuori. L'uscita di scena del sindaco era ampiamente prevista, anche se le ultime mosse del primo cittadino avevano fatto pensare a un certo recupero dell’ormai ex inquilino di palazzo Mozzagruno. A suo sfavore la travagliata storia dell’amministrazione finita nell'occhio del ciclone per i ripetuti interventi della magistratura. E' andata avanti prima sostenuta  da una maggioranza quasi bulgara, ma che poi col passare del tempo si è assottigliata fino ad avere bisogno della stampella di una parte, dell'opposizione per sopravvivere. Tutto questo ha pesato sulle scelte degli elettori. La vittoria di Tutolo non è stata nei numeri, secondo il sottoscritto, proporzionata alla lunga ed estenuante campagna elettorale cominciata dalla fin dalla scorsa legislatura. Francamente ci aspettavamo di più quasi un plebiscito che non c'è stato. Una buona mano è stata data alla coalizione dall'arrivo di Abate, che ha guidato fino a pochi mesi fa il PD cittadino. Abate è quindi riuscito forse a dare quel quid in più alla coalizione forse fondamentale per il risultato finale. Bizzarri invece in poco tempo è riuscito a conquistare i consensi anche da chi la politica la vede da lati opposti, anche se ci sono state, in particolare nel PD, tante defezioni che potrebbero essere decisive al ballottaggio. Certo tenere unite anime cosi diverse sarà difficilissimo per il giovane avvocato.  La voglia di dare il proprio contributo per cercare di risollevare le sorti della città anche da chi ha già dato per tanti anni e dovrebbe cedere il passo, potrebbe essere la molla per conquistare consensi. Nel ballottaggio dell’8 giugno quindi è in gioco il futuro della città divisa in due fazioni, chi vuole il cambiamento, chi è più conservatore.  L'obiettivo comune deve essere solo uno chiunque sia il prossimo inquilino di palazzo Mozzagugno, restaurare la città con ogni mezzo ma sopratutto mettere al primo posto l'onesta e la coerenza, quello che manca nella politica italiana.  Basta proclami slogan e promesse, urlate o dette in maniera compassata, adesso bisogna passare dalle aride parole ai fatti. Un consiglio, abbassate il volume degli amplificatori nei comizi, se le cose che dite sono giuste arrivano lo stesso alle orecchie della gente. 

Danilo De Sabato

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