TRIBUNALE: I POLITICI CONTINUANO A PRENDERCI IN GIRO

IL TRIBUNALE DI LUCERA
I nostri politici continuano a prenderci in giro per la questione tribunale, non contenti di aver sinora perso faccia e credibilità rispetto al risultato finale conseguito. L’onorevole  Ivan Scalfarotto del PD, componente della Commissione Giustizia della Camera, ha detto (intervista a Studio9Tv Com. ) che non tutte le speranze sono perdute, perché si continuerà a lavorare per il mantenimento del nostro presidio giudiziario. Non ci ha detto come farlo, dato che tutte le vie sono state praticate senza raggiungere il risultato sperato. Ha dimenticato che proprio giorni fa il Ministro di Grazia e Giustizia Annamaria Cancellieri ha affermato che non si tornerà indietro, anche perché la riforma starebbe dando buoni risultati e che nel 95% dei casi può ritenersi adeguata alla domanda di giustizia dei cittadini italiani. Scalfarotto ha  aggiunto che il Ministero terrà sotto osservazione la situazione di alcuni tribunali, tra cui quello di Lucera, per cui, senza per questo darsi alla pazza gioia, permane  una tiepida speranza di vedere un passo indietro da parte dei caimani romani. Ha aggiunto che quella realizzata è una geografia monstre, non condivisibile, perché ha buttato a mare bambino e acqua sporca, identificando il bambino nel tribunale di Lucera. Ha detto ancora, con molta franchezza, che è mancato un contrasto politico all’altezza della situazione, considerazione questa che noi più modestamente stiamo facendo da quando la vertenza ha mosso i primi passi. 
 Le affermazioni dell’onorevole meritano qualche riflessione. Se la geografia giudiziaria faceva così schifo da consigliarne il decesso in culla, perché i partiti che sostenevano il governo Monti (che l’ha partorita) e quello delle cosiddette larghe intese ( Pd e PDL) l’hanno fatta avanzare senza opporre alcun contrasto serio, quando vi era lo spazio politico e formale a disposizione? L’onorevole Scalfarotto dove stava quando la riforma marciava  senza alcun intralcio? Finiamola con questa disgustosa storia di difesa che non sta né in cielo e né in terra. Piuttosto, battiamoci anche noi il petto, posto che non siamo riusciti a fare sistema, squadra. Quando è circolata l’ipotesi di far mantenere il tribunale di Lucera con l’aggregazione di alcune dipendenze foggiane c’è stata una ferma opposizione, perché ciascuno ha ritenuto di difendere quel poco che aveva. Il riferimento è soprattutto a San Severo, che avrebbe potuto tranquillamente sostare nell’area lucerina, ampliandola e dandole così più occasioni di difesa. Ricordate il documento diffuso dagli avvocati, i quali misero sotto accusa il sindaco Savino, reo di avere sostenuto il nostro tribunale e di essersi dichiarato disponibile ad una aggregazione a quello di Lucera? 
La verità è che da sempre i centri maggiori della provincia di Foggia non hanno mai digerito il fatto  che Lucera avesse un  suo tribunale autonomo, per cui alla prima occasione hanno mostrato il loro vero volto. Il risultato? Anche dall’interno si è lavorato per distruggere, per chiudere, perché tanti magistrati, avvocati, cancellieri e compagnia cantando non vedevano l’ora di accasarci presso una sede per loro più comoda e considerata più prestigiosa come quella del capoluogo. Il solo, quello che si è esposto pubblicamente e ripetutamente, è stato il Procuratore della Repubblica dottor Domenico Seccia, il quale ha denunciato l’assurdità di un provvedimento che era un regalo alla delinquenza locale, come i fatti di questi giorni ( bombaroli) stanno dimostrando. Si ripete la solita storia di voler difendere il proprio orticello, anche quando incombe la tempesta. La solita storia di chi vuole tutto e a tutti i costi, quando il buonsenso consiglierebbe di operare con saggezza e prudenza. E i risultati catastrofici per tutti sono sotto lapalissiani! 


a.d.m.

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