LA NUOVA LUCERA CALCIO BRINDA AL NUOVO ANNO CON LA VITTORIA SUL GIOVINAZZO
IL SALUTO DEI BIANCOCELESTI ALLA FINE DELLA GARA |
Danilo De Sabato
Atletico Corato-Monte Sant'Angelo 0-2
Canosa-Fortis Murgia 3-1
Carapelle-Bitonto 2-3
Gargano Calcio-U.C.Bisceglie 0-1
N.Lucera Calcio-Giovinazzo 2-0
Real Bat-Cellamare 0-0
Real Modugno-Celle San Vito 0-3
Sporting Altamura-Nuova Andria 2-1
Virtus Bitritto-R.Rutiglianese 0-1
La Classifica
Bitonto 46
Sporting Altamura 39
Monte Sant Angelo 35
Cellamare 2005 34
Atletico Corato 29
Real Modugno 27
Canosa 26
Unione Calcio Bisceglie 23
Real Bat 22
Celle di San Vito 21
Fortis Murgia 19
Rinascita Rutiglianese 19
Carapelle 18
Giovinazzo Calcio 17
Gargano Calcio 15
Virtus Bitritto 12
Nuova Lucera Calcio 6
Nuova Andria 5
Il commento
IL LUCERA HA LASCIATO L’ULTIMO POSTO
Il Lucera Calcio ha lasciato l’ultimo posto. Psicologicamente è un segnale importante, perché i giocatori soprattutto potrebbero acquisire la consapevolezza che nel girone di ritorno è ancora tutto possibile per la conquista del traguardo minimo della salvezza. Stare un quasi intero girono di ritorno nel fondo della classifica è un risultato mortificante nel calcio, come nella vita. Ti senti schiacciato e sconfitto anche quando sai razionalmente che l’avversario o il tuo interlocutore da battere è inferiore a te. In genere, il primo risultato positivo ti può rigenerare e andare incontro alla svolta della vita e in questo caso del campionato. Dunque, viva la vittoria! In verità, più che la vittoria è stato notato il gioco diverso e più determinato che mette in campo la squadra. Merito di Torre? Difficile dirlo, anche perché il buon Teodoro sta sulla panchina da appena qualche settimana, per cui non può dirsi con certezza se la sua cura, come si dice in gergo, abbia già prodotto una reazione positiva in un corpo ammalato e afflosciato.
C’è anche l’altra verità: la squadra è stata rinforzata, per cui qualche reazione in termini di gioco ci doveva stare. Certo, l’assemblaggio non è di quelli ideali, perché questo proviene da una preparazione a tempo debito, articolata, modellata secondo le indicazioni dell’allenatore, cosa che non è avvenuta. A questo punto non c’è spazio e tempo per attardarsi in quisquilie. Ora bisogna andare a testa bassa e giocarsi il tutto per tutto. Teoricamente l’intero girone di ritorno dovrebbero sufficiente per la gran marcia dell’avvicinamento alla meta della salvezza. Ma, non bisogna sprecare un colpo. Del resto, quello che è già accaduto lo scorso anno conferma che la possibilità di farcela non è immaginata a tempo perso. Bisogna ora assolutamente fare fronte unico. Il prosieguo ci dirà se Torre ha fatto bene a caricarsi di una responsabilità di notevole peso, in una situazione a dir poco disperata. Per il momento godiamoci questa tiepida luce che appare non in fondo al tunnel, che resta buio, ma all’orizzonte, all’interno del quale i colori bianco celesti cominciano ad intravedersi.
A.D.M.
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