LUCERA NUOVO SINDACO, SI FA SOTTO L’AVVOCATO MARIO CARRESCIA
L'AVVOCATO MARIO CARRESCIA |
Sembrava una boutade la notizia da noi data nel giugno del 2011 quando facemmo intravedere la eventualità che l’ex Sindaco di Lucera ( 1978-1979) Mario Carrescia potesse proporre la sua canditura a primo cittadino. A distanza di oltre due anni e a ridosso della scadenza del mandato elettorale, sembra che, come ci riferiscono fonti a lui vicine, che Carrescia intenda davvero cimentarsi nella prossima campagna amministrativa , lui che è un campione in questo genere di competizioni, come dimostra la sua lunga permanenza nella vecchia DC. Come e con chi andrebbe a cimentarsi, posto che allo stato non ha un partito di riferimento? A capo di una lista civica, che certamente lo vedrebbe primattore e andrebbe a raccogliere il consenso di tanti cittadini a lui rimasti fedeli e riconoscenti, nonostante il tempo trascorso rispetto al suo impegno sul campo. Carrescia vive ormai da diversi anni nel capoluogo dauno, ma non ha mai tranciato i rapporti con Lucera, di cui conosce vita e miracoli, come dire che conosce a fondo i problemi della città. Inoltre, è anche uno dei più ferrati in relazione alla conoscenza della macchina amministrativa. Lo ricordiamo quando, da giovane capogruppo della DC, duellava ad armi pari con l’avvocato Biagio Di Giovine, che in Consiglio Comunale furoreggiava per la sua bravura in termini di conoscenza amministrativa. E il segnale di attenzione verso Lucera è dimostrato anche dal fatto che egli ha impiantato nella nostra città un presidio del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), all’interno del quale agisce un fior di patronato col nome di SIAS.
Egli è anche presidente provinciale dell’MCL, un movimento di sana ispirazione cattolica, riveniente dall’ormai storica scissione dalla ACLI, allora alquanto sinistreggiante. Carrescia avrebbe alle spalle e a supporto proprio la rete organizzativa del movimento, circostanza non di poco conto, come dimostrano i tanti precedenti. Tutti coloro, infatti, che si sono messi a fare politica operando in strutture previdenziali, assistenziali( INPS) o di patronato( ACLI ecc) hanno sempre raccolto molti consensi, per il semplice fatto che gli assistiti vengono monitorati e sensibilizzati al momento del voto. Inoltre, Mario Carrescia era ed è un fantasista alla Matteo Renzi, nel senso che ha sempre idee innovative ed è un movimentista, nel senso che “aggredisce” le situazioni e non le subisce. Il suo passato di democristiano scrive proprio questa storia. Egli, con Mimi Albano, fu l’autore della riscossa dei quarantenni nella DC, che prima di lui vivacchiava e consentiva alla sinistra, e al PCI in particolare, di avere una posizione egemonica, incontrastata. Lo scossone dei quarantenni consentì al partito di ribaltare la situazione e di mandare a casa definitivamente una sinistra che sembrava imbattibile.
Sorse così, dopo uno storico pateracchio proprio capeggiato da Biagio Di Giovine, la prima Amministrazione bianca, con a capo l’avvocato Vincenzo Scarano. Carrescia, nonostante gli anni, non ha perduto, beato lui!, lo smalto dei migliori anni. A chi gli chiede cosa glielo fa fare, lui, che può godersela anche attraverso un inserimento professionale gratificante, risponde: Soffre il mio cuore nel vedere Lucera sostanzialmente regredire ogni giorno, Occorrerebbe una scossa salutare perché la città possa tornare a recitare un ruolo di primo piano nella storia della Capitanata. La ventilata candidatura a sindaco di Carrescia a capo di una civica è una ulteriore conferma che, a latere dei partiti tradizionali, saranno le liste ad personam ad avere una funzione importante. Ciò dimostra che la gente è lontana dai partiti e che i cittadini intendono scendere direttamente in campo, non delegando ancora chi della delega fa un uso personale. Vedremo come andrà a finire.
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