LA NUOVA LUCERA CALCIO RIMEDIA ANCORA UNA GOLEADA

La Nuova Lucera Calcio sempre più giù. Anche ieri è stata battuta con una goleada, 5-0, a Monte Sant'Angelo nella gara valida per il 14° turno del campionato di Promozione. Seppur in formazione d'emergenza, gli svevi sono stati battuti da una formazione ben organizzata che ha avuto vita facile contro un avversrio che non è stato in grado di creare azioni pericolose. Domenica al comunale arriva il Bisceglie.

I RISULTATI DELLA 14^ GIORNATA
Bitonto-Canosa 3-0 
Celle San Vito-Atletico Corato 2-3   
Fortis Murgia-Sporting Altamura 2-1   
Giovinazzo-Carapelle 3-3   
Monte Sant'Angelo-Nuova Lucera 5-0   
Nuova Andria-Cellamare 0-1   
Real Modugno-Virtus Bitritto 3-0   
R.Rutiglianese-Gargano Calcio 0-1   
U.C.Bisceglie-Real Bat 1-1

LA CLASSIFICA
Bitonto 37
Sporting Altamura 32
Cellamare 30
Monte Sant'Angelo 28
Real Modugno 26
A. Corato 25
Canosa 22
Fortis Murgia 18
U.C. Bisceglie 17 
Carapelle 17
Real Bat 17
R. Rutiglianese 15
Gargano Calcio 14
Celle San Vito 14
Giovinazzo 13
Virtus Bitritto 12
Nuova Andria 4
Nuova Lucera Calcio 2
Il commento
LUCERA CALCIO. DI UMILIAZIONE IN UMILIAZIONE
Cosa dire di più rispetto alle tante cose già dette! Il Lucera calcio ormai è diventato la barzelletta del campionato! Procediamo di umiliazione in umiliazione. Perché la verità è che veniamo letteralmente mortificati.  Noi abbiano il vantaggio di aver previsto tutto, al punto da meritarci diversi strali polemici, anche da parte dei colleghi della stampa. Insomma, potremmo cavarcela dicendo: noi abbiamo avvisato a tempo debito! Ma, non basta. Adesso i dirigenti dovrebbero dirci finalmente perché siamo arrivati a questo punto, posto che sinora hanno fatto solo spallucce.  Qui non si tratta di mettere in croce qualcuno, ma solo di  fare chiarezza, che è la sola condizione per capire da cima a fondo il perché del fallimento della squadra e della società. La verità vera è che bisognava smetterla con il ritiro di Gianni Pitta, il quale, a sua volta, ce la aveva messa tutta, anche col proprio portafoglio, per tenere alta la bandiera bianco celeste. Senza riuscirvi. Certo, vanno apprezzati gli sforzi dell’attuale dirigenza ed in particolare dell’assessore alle finanze Lello Di  Ianni, che ha cercato con i denti di salvare il poco del salvabile ancora esistente.  Forse ci siamo illusi che si potesse ripetere l’esperienza dell’anno scorso, quando fu raggiunta una salvezza insperata, ma con la coda delle inadempienze finanziarie, circostanza quest’ultima che si è puntualmente ripresentata ad inizio del torneo in corso.  I miracoli non si ripetono. 
Tanto è vero che il buon Pietro Maiellaro ha avvertito la puzza di bruciato ed ha preferito andare altrove, dove peraltro sta facendo bene ad Ascoli, al pari del suo predecessore Carlo De Masi.  E’stato un errore dare il fischio di inizio a questo campionato. Bisognava fermarsi e darsi un periodo di riflessione, un anno sabbatico, come suole dirsi in chiave religiosa.  Lo hanno fatto giù quelli della pallacanestro e pallavolo e non per questo è il caso di andare a nascondersi. Sia come sia, è il momento di tirare le somme e finirla di accontentarsi dell’ entità più bassa delle sconfitte o degli andamenti di porzioni di partita. Dinanzi a problemi ben più gravi della società civile, lasciare un campionato  non è poi la fine. Tutto sta farlo con dignità. La gente capirebbe, la stessa gente, peraltro,  che non ha risposto ai tanti appelli lanciati in aiuto della squadra. 

a.d.m.

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