IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL SINDACO: SPIA DELLA POLITICA


IL SINDACO PASQUALE DOTOLI
Avete letto attentamente il messaggio natalizio del sindaco Pasquale DotolI? Non  avete notato proprio nulla? Noi si. Vediamo perché. Premessa. Nel bailamme di previsioni in vista delle prossime elezioni amministrative in tema di candidature, qualcuno dà per scontato che l’attuale primo cittadino non sarà della partita. La sofferta esperienza amministrativa che si sta per concludere lo indurrebbero a tempo debito a lasciare il campo a qualche suo collega dello stesso partito. Non ci pare che le cose possano prendere questa piega. Se leggiamo tra le righe del testo in questione notiamo che Dotoli fa un discorso di prospettiva, un discorso ponte, quasi a volersi agganciare ad una seconda esperienza che possa consentirgli di portare a compimento quel programma che egli tante volte ha sognato, ma che  gli sgambetti di quelli che sarebbero dovuti essere i suoi migliori alleati hanno bruciato già allo stato potenziale.  Certamente se avesse voluto trasmettere un messaggio di chiusura lo avrebbe fatto intendere in tanti modi, con un linguaggio ispirato a verbi conclusivi circa la sua esperienza.  Dotoli non si sbilancia, non solo perché la sua eventuale canditura prematura potrebbe essere bruciata sul nascere, ma anche perché egli intenderebbe avere garanzie circa la composizione della squadra, di quella squadra che è stata la nota dolente del suo mandato appena trascorso. 
 In questo senso bisognerà vedere come si posizionerà Forza Italia, che dovrà schierare questa volta elementi  da rinnovamento non solo anagrafico, elementi che sappiano sul serio interpretare  il senso del servizio per il quale sono chiamati a prestare la loro opera a beneficio della collettività.   L’interpretazione secondo cui Dotoli non abbandonerà l’agone politico non è circoscritto ad una sua eventuale seconda esperienza Palazzo Mozzagruno. Infatti, Dotoli potrebbe essere considerato una risorsa per traguardi più ambiziosi, anche in considerazione della notevole esperienza da lui maturata stando in una difficile trincea. Diciamo questo pure perché nel centro destra non mancano soggetti potenzialmente candidabili per la poltrona di sindaco. E questo dal un lato potrebbe essere un fatto positivo, ma dall’altro l’abbondanza metterebbe questi signori nella scomoda posizione di beccarsi nello stesso pollaio. C’è anche da considerare il ruolo del nuovo centro destra, che, anziché rivelarsi un soggetto da coalizione, potrebbe rappresentare una spina nel fianco dello omonimo  schieramento, posto che tra gli ex di Berlusconi e quelli che sono ancora alla sua corte non corre buon sangue, come ben testimoniano le querelle che si registrano a livello nazionale.  
Di certo, il quadro a destra si presenta molto turbato, motivo per il quale nelle sue fratture potrebbero inserirsi elementi moderati che guardano a sinistra, specie con il nuovo corso del Pd targato Matteo Renzi. Insomma, l’unica certezza è rappresentata dal movimento civico di Antonio Tutolo, il quale ha la grande occasione  per sfondare, non solo perché la sua opposizione continua ad essere a tutto campo in un momento di grande difficoltà, ma anche perché la sua esperienza maturata in Consiglio Comunale gli consente di dare alla sua opposizione anche un taglio tecnico non trascurabile.  E, poi, ha a disposizione la ricetta del tutto è possibile col rinnovamento radicale (tutti a casa, piazza pulita al Comune!), lui che non ha peccati operativi da farsi perdonare e, perciò, non può essere messo all’angolo con l’accusa di inadempienze. 
a.d.m.


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