FORZA ITALIA DI LUCERA SOTTO L’OMBRELLO PROTETTIVO DI FITTO

 Raffaele Fitto
C’è già la corsa a mettersi sotto l’ombrello protettivo di Raffaele Fitto.  L’ex Ministro salentino, ormai uomo di riferimento e di fiducia di Silvio Berlusconi, ha acquisito una notorietà mediatica tale in campo nazionale da farlo ormai considerare  figura catalizzatrice di consensi ed elemento di traino  per quelli che vogliono far carriera. Fitto sta percorrendo la Puglia in lungo e largo per riorganizzare Forza Italia e naturalmente dovrà puntare su nuclei di collaboratori che gli diano garanzie sotto il profilo della fedeltà politica e delle capacità di gestione del partito sul territorio.  Insomma, Fitto in Puglia è diventato l’uomo di riferimento, come si evince  già dalla corsa per mettersi sotto il suo ombrello, sotto la sua protezione. Anche perché altrove non vi sono figure di taglio nazionale ( un tempo avevano Aldo Moro, Vito Lattanzio e Vincenzo Russo), per cui ciascuno si farà bene i suoi calcoli di opportunità quando andrà a tracciarsi il suo futuro politico. Fitto sta battendo in lungo e largo anche la Capitanata, perché è qui che vuole sfondare alla grande, è qui che il centro destra conserva ancora ampi margini di adesioni elettorali, anche a seguito delle difficoltà che incontra la sinistra, che dovrà giustificare prima di tutto il suo fallimento decennale al Comune di Foggia (Ciliberti+Mongiello). 
Se Fitto prenderà in adozione anche la Capitanata  potremo avere quello slancio di programmazione che allo stato non si intravede, proprio per la mancanza di politici di peso. Per quanto ci riguarda, abbiano visto come è finita la storia del tribunale e dell’ospedale, che hanno fatto brutta fine proprio per la mancanza di politici di peso nazionale. Ci diceva il dottor Gianfranco Casilli, lucerino, che ha fatto il prefetto a Lecce, che oggi la Puglia vera è solo il Salento, dove la presenza di Fitto ha prodotto progresso, dando slancio e speranze a tutte le attività locali. E’ stato superato lo stesso Barese, che un tempo aveva una posizione egemonica in Puglia.  La presenza politica di Fitto potrebbe farci tornare ai tempi di Vincenzo Russo, Ministro, segretario nazionale organizzativo della DC, motore del partito nel collegio Bari-Foggia, il quale, ponendosi anche in contrapposizione con i grossi calibri come Moro e Lattanzio, portava la Capitanata al centro degli interessi nazionali. Se ci fosse stato un Vincenzo Russo, la soppressione del tribunale e il ridimensionamento dell’ospedale sarebbe rimasto in gola ad Elena Gentile compagni. 
 Ecco perché l’attenzione  di Fitto per la terra dauna dà qualche speranza circa  riscossa della nostra terra ed anche della nostra classe politica, che allo stato è priva di riferimento e  che si arrabatta attorno a figure di secondo piano, assolutamente inadeguate a risolvere i problemi che ci attanagliano. La posizione di Fitto sarà importante anche per Lucera quando bisognerà individuare i candidati per le prossime elezioni comunali. Intanto, è un bene aver seppellito pure a Lucera il PDL, partito rissoso, senza prospettiva, egoista, chiacchierone.  Naturalmente spetta alla classe politica del centro destra saper utilizzare questa grande opportunità, anche attraverso una azione di tallonamento, che è la sempre più efficace quando si tratta di prendersi carico dei problemi della collettività.  Anche perché all’estrema destra non vediamo grandi levrieri, per cui  ricompattare e rilanciare le espressioni di quest’area dovrebbe essere possibile, anzi necessario. Sotto l’ombrello di Raffaele Fitto.
a.d.m.

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