Auguri per un Felicissimo 2014 dal Editore, il Direttore Responsabile e la Redazione. Che il nuovo anno possa essere foriero di felicità e grandi soddisfazioni.
Nei Vangeli, le monete vengono molto spesso richiamate, dalla dramma smarrita (Luca 15,8ss),ai talenti (Matteo 18,24),i due spiccioli (un quattrino) della vedova (Marco 12,42),il “denarius ” romano del tributo a Cesare (Matteo 22,15ss) , all’annua tassa di mezzo siclo da versare per il tempio (Matteo 17,24), ai cinque passeri per due soldi (Luca 12,6), e ai duecento denari che non bastavano neppure per sfamare la folla (Marco 8,1),fino ai “ 30 Pezzi d’argento” prezzo del tradimento di Giudia Iscariota. Da molti studi e ritrovamenti archeologici effettuati si afferma che il denaro offerto dai sacerdoti del tempio o capi del sinedrio per la cattura di Gesù, trattasi dei “Sicli d’argento di Tiro” moneta un po’ più grande della nostra due euro che aveva sul diritto la testa laureata del dio Melkart ( Ercole )rivolta a destra e al rovescio l’aquila di fronte ad ali spiegate con la testa volta a sinistra, con nella zampa destra un...
Da lucerino fortemente legato alla propria città,in questo momento di forte attacco alla nostre storiche istituzioni non potevo che dedicare questa nuova pillola di araldica al nostro stemma. La descrizione araldica precisa : d’azzurro al leone passante al naturale su una campagna di verde, tenente nella zampa anteriore destra una banderuola o vessillo con l’immagine della Vergine assunta “Santa MARIA “patrona di Lucera avente nelle braccia Gesù Bambino, sormontato dauna fascia d’argento con la sigla S.P.Q.L. (Senatus Popolus Que Lucerinus). Lo scudo è del tipo sagomato dove campeggia il leone con il vessillo della vergine sopra descritto. La corona è quella tipica del Comune,come quanto disposto dall’art.97 del R.D. n. 652 del 1943 sulle concessioni araldiche. Esso è formato da un cerchio aperto con due cordonature a muro sui margini, sostenente una cinta muraria con cinque torri visibili merlate. L’elemento decorativo abbraccia tutto lo scudo ed è composto da due rami, il primo su...
Tutti lo chiamavano affettuosamente don Balduccio. In realtà era il dottor Baldassarre Curato, della prestigiosa famiglia Curato, casato che il popolo lucerino identifica in quel bel palazzo di piazza San Giacomo, quasi dirimpettaio della omonima chiesa. La morte di don Balduccio ha suscitato davvero un cordoglio unanime, che senza dubbio esprime un profondo sentimento di rispetto, di ammirazione, di gratitudine verso un uomo che ha saputo spendersi costantemente e molto per il bene comune, aprendosi ad una visione sociale di largo respiro, che ideologicamente rompeva tutti I vecchi schemi rispetto alla sua posizione di latifondista liberale. Chiunque ha avuto a che fare con lui ha trovato sempre la sua porta aperta, ha trovato un uomo disponibile all’ascolto e alla comprensione, sino a farsi battistrada di un impegno di sostegno per tanti bisogni, che, detta terra terra , significava aiutare la gente. Per chi non lo sapesse, la chiesa di “San Giacomo” è stata costruita d...
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