POLITICA LUCERINA: ATTENZIONE ALLA PARCELLIZZAZIONE DEL VOTO

Quello che sta accadendo a livello nazionale avrà senza dubbio riverberi importanti anche in periferia e, per quel che ci riguarda da vicino, a Lucera, impegnata a breve a rinnovare la sua compagine amministrativa.  Sia nel centro destra che nel centro sinistra sono in corso importanti smottamenti, con fuoriuscite e ricomparse che fanno prevedere un largo rimescolamento di carte. Questo significa che per l’elettore sarà più complicato orientarsi in cabina, anche perché alcuni si ricicleranno per cambiare, ma in realtà non intendono farlo tanto per non cambiare i loro connotati.  Si tratterà di un riposizionamento epocale, che metterà in discussione tutto l’impianto ideologico sinora conosciuto e studiato.  Se i renziani si definiscono i berlusconiani della sinistra, vuol dire che non c’è più religione!  Torniamo a noi. Nel centro destra ci saranno molte schegge impazzite, perché dal vecchio PDL fuoriusciranno pezzi in cerca di collocazione e di ciò approfitteranno soprattutto coloro che ormai non avevano alcuna speranze di essere candidati e, comunque, di avere voce in capitolo nel partito di Berlusconi.  L’asse centrale sarà comunque Forza Italia, che potrà contare su coloro che si erano allontanati non condividendo la decisione di fondersi con AN e compagnia cantando. 
 Si è saputo, in via del tutto informale,  che il consigliere regionale e presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Pica aderirà alla nuova formazione di Angelino Alfano, anche se in precedenza non può dirsi fosse strutturato nel PDL.  Anche a sinistra c’è molto movimento, perché si confronteranno i renziani e quelli del vecchio apparato, per cui certamente ci saranno scintille.  Il partito potrebbe ancora più dividersi e far così vanificare tutti i tentativi che sinora si stanno facendo per tenerlo compatto. Tutto questo ciclone distruggerà i vecchi schemi e determinerà molto probabilmente  uno scoraggiamento dell’elettore, e quindi, potrebbe far lievitare ancora di più il fenomeno dell’astensionismo.  Infatti, già la politica, nel suo assieme, non gode di buona reputazione. Se ci mettiamo la considerazione in reazione alla quale i capetti fanno e disfanno a loro piacimento, rimangiandosi vecchie posizioni come noccioline, viene davvero voglia di disertare le urne all’insegna del “tanto non serve andare a votare”!  Un tempo erano i programmi, sia pure al netto delle chiacchiere, a determinare le diversità, specie in occasione delle elezioni locali, che prendono in considerazione i problemi del posto  con i  quali i cittadini si confrontano giornalmente.
Questo non accade più, perché ora è tutta improvvisazione, a beneficio dei nostri politici, i quali, così, si tengono le mani libere e, in qualche modo, si ritengono facoltizzati ad  amministrare la città pensando più agli affari loro che a quelli della collettività. E che l’accrescersi ulteriormente dell’astensionismo sia un rischio serio ed incombente è dimostrato non solo dalle rilevazioni, ma soprattutto dai primi dati delle elezioni che si vanno svolgendo in questo periodo. Per stare dalle nostre parti, la Basilicata ha visto crollare la percentuale di affluenza (dal 62,8% al 47,6%, il 15,2% in meno!) regione questa che si è sempre distinta  per un approccio corposo alle urne. Se il trend continuerà così, alla fine avremo una percentuale di partecipazione da circolo privato o, se volete, da condominio.  A Lucera il rischio disaffezione con le urne è molto alto. Tutto lo fa capire, anche se mancano dati ufficiali.  In questi casi non bisogna andare troppo per il sottile e, turandosi il naso, bisogna  andare a votare, come suggeriva il grande Indro Montanelli.  Anche perché questi nostri furbacchioni della vecchia politica sarebbero pronti a dire che chi non vota ha sempre torto! Pure!
a.d.m.

Commenti

Post popolari in questo blog

ZIA ROSINELLA: COSA NE PENSAVA IL “SUO” PARROCO, Don MICHELE RICCI

30 DENARI ……………..IL PREZZO DEL SANGUE DI N.S. GESU'

NOZZE SPALLONE - ZOILA