MANCA L’ACQUA: CHI SE NE FREGA!

E’ davvero inverosimile quello che sta accadendo nella nostra città a proposito delle interruzioni idriche. Passi per i guasti occasionali, che rientrano nelle cose di ordinaria amministrazione, nel senso che ci sta ogni tanto qualche guasto non prevedibile che non consente all’acqua di arrivare nei rubinetti. Ma, qui non si tratta di fatti eccezionali (come quando è mancata l’acqua per oltre cinque giorni di seguito),  bensì  di accadimenti di una certa frequenza rispetto ai quali c’è un disinteresse  che fa rabbia. Noi non sappiamo dire come il problema possa essere risolto in termini tecnici (funzionamento di altro serbatoio o altro), però è innegabile che qualche soluzione va trovata ed anche in fretta. Ovviamente, quelli che maggiormente avvertono i disagi sono coloro che non hanno riserve o che abitano in zone laddove il flusso del prezioso liquido arriva con ritardo quando è riammesso in rete dopo le riparazioni del caso. Questi significa che a prenderla a quel posto è soprattutto la povera gente, quella che i nostri amministratori dicono di avere in cima ai loro pensieri.  
Ovviamente, ad essere chiamati in causa sono il Comune e l’Acquedotto Pugliese. Il Comune perché sembra non avere a cuore un problema, che pure interseca le esigenze di tutti i cittadini. Non si conoscono i passi fatti dai nostri amministratori per indurre l’Acquedotto Pugliese ad attrezzarsi adeguatamente perché la città non venga penalizzata così frequentemente. E se lo ha  fatto non  sembra che il tono sia stato di quelli con un bel timbro. L’Acquedotto, ovviamente, è il responsabile primo  della carenza strutturale nella erogazione dell’acqua. Anche l’Ente fa orecchie da mercante, nel senso che è disincantato rispetto alla gravità della situazione. Ora, l’Acquedotto è un Ente pubblico finanziato dai quattrini dei cittadini e, quindi, anche dai lucerini.  In questa veste dovrebbe avere più consapevolezza della pesante situazione, mettendo in campo quelle soluzioni tecniche in grado di eliminare gli inconvenienti. Invece, sul fronte barese tutto tace. Tacciono tutti. Ormai, abbiamo fatto l’abitudine a prendere schiaffi, anche quando sarebbe possibile evitarli.  Se ci pensiamo bene è la stessa dignità della città che va a farsi benedire. Trattare Lucera come una qualsiasi borgata rurale non trova giustificazioni, è mortificante. Questo sempreché la città abbia ancora una dignità! Perché se l’avesse la risposta sarebbe dovuta avvenire con ben altri toni.  I toni dell’incazzatura.
a.d.m.

Commenti

Post popolari in questo blog

ZIA ROSINELLA: COSA NE PENSAVA IL “SUO” PARROCO, Don MICHELE RICCI

30 DENARI ……………..IL PREZZO DEL SANGUE DI N.S. GESU'

NOZZE SPALLONE - ZOILA