L LUCERA CALCIO INCASSA LA QUARTA SCONFITTA IN CAMPIONATO

IL COMUNALE DI LUCERA
Ancora una sconfitta per la Nuova Lucera Calcio battuta per 2-0 ad Altamura. I padroni di casa, seconda forza del campionato, hanno realizzato una rete per tempo ed agevolmente controllato gli svevi, senza De Paolis in panchina squalificato fino al prossimo due novembre. Nonstante la quarta sconfitta consecutiva, i biancocelesti hanno fatto segnare ancora qualche timido miglioramento nel gioco, il che fa ben sperare per il prosiego della stagione. Purtroppo ora i dauni occupano l'ultimo posto in classifica. Domenica, dopo due trasferte si torna a giocare al comunale ospiti di Carrara e compagni il Gargano Calcio. Domenica gli svevi hanno la possibilità ed il dovere di puntare all'intera posta in palio, per lasciare ai garganici la scomoda posizione di fanalino di coda della graduatoria.

d.d.s.

I RISULTATI DELLA QUARTA GIORNATA DEL CAMPIONATO DI PROMOZIONE  

A. Corato-Cellamare 2-0

Bitonto-Monte Sant'Angelo 2-0

Canosa-Giovinazzo 2-0

Celle San Vito-Fortis Murgia 1-1

Gargano Calcio-Real Bat 1-1

Real Modugno-U.C.Bisceglie 3-2

R.Rutiglianese-Carapelle 2-2

Sporting Altamura-Nuova Lucera 2-0

Virtus Bitritto-Nuova Andria 2-2



LA CLASSIFICA



Bitonto 12

S. Altamura 10

Atletico Corato 10

Real Modugno 9

Carapelle 8

Cellamare 7

Canosa 7

Virtus Bitritto 5

Real Bat 5

Celle San Vito 4

R. Rutiglianese 4

Nuova Andria 4

Fortis Murgia 4

Monte Sant'Angelo 3

U.C.Bisceglie 3

Giovinazzo 3

Gargano Calcio 1

Nuova Lucera Calcio 0

NUOVA LUCERA CALCIO: ANCORA LEGNATE SULLE SPALLE
Il commento
Ancora legnate sulle spalle già sofferenti del povero Lucera Calcio. Risultato questo largamente prevedibile per come è avvenuta la partenza. C’è da chiedersi  che senso possa avere un campionato  che si può considerare solo come sparring partner per altre contendenti, anche per quelle scarsamente dotate? I colleghi commentatori si aggrappano anche alle quisquilie, direbbe Totò, per dare qualche segnale  di ripresa, come quando  ragionano sull’entità della sconfitta e delle reti segnate o subite, come se la classifica venisse alimentata da queste considerazioni.  Certo, non è il caso di drammatizzare ricordando qualche precedente favorevole, anche se ripetersi in queste condizioni – lo ripetiamo – è complicato. In questi casi, prima che l’aspetto tecnico bisogna preoccuparsi di quello psicologico. Perché far salire la squadra in classifica con il morale a terra è molto difficile, perché i giocatori perdono l’autostima, specie se sono giovani e, quindi, facilmente vulnerabili in questo senso. Ad un certo punto, può consolidarsi la convinzione di essere inferiori a tutti e che, quindi, ogni sforzo é ritenuto inutile.  Il discorso dei giovani, della valorizzazione dei giovani, è stato impostato in modo improprio, perché questi ragazzi senza esperienza di categoria vanno prima formati e, poi, lanciati e valorizzati. 
Farli partire  con la convinzione di poter essere titolari e titolati a tutti gli effetti è un grosso errore di presunzione.  Se i giovani vanno solo lanciati e non formati si rischia grosso, si rischia di farli bruciare.  Diverso è quando c’è una vera scuola giovanile, quella che un tempo veniva definita il vivaio, all’intero dei quali i ragazzi prendevano gradualmente confidenza con la prima squadra, con quelli che in campo consideravano loro maestri, se non per esperienza, per mestiere. Se questa condizione non c’è si va incontro a pesanti delusioni per gli stessi ragazzi, che, magari, potenzialmente, potrebbero anche avere qualità tali da poter sfondare in alto.  I commentatori spostano di domenica in domenica l’asticella della possibile rinascita o rilancio della squadra. C’è da augurarsi che abbiano loro ragione, perché ci assale una profonda amarezza quando la domenica sera vediamo la squadra in fondo alla classifica, tra quelle consorelle che un tempo si definivano materasso.  Si spera che venga compiuto il solito miracolo di un prosieguo in grado di poter recuperare le posizioni perdute, anche attraverso qualche rinforzo. Speriamo. Ma, se è ipotizzabile una ripresa con nuove forze a disposizione, perché il tutto non è stato immaginato e realizzato prima? 

a.d.m.

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