LUCERA POLICA, UN RIMESCOLAMENTO DI CARTE SOSPETTO
Un rimescolamento di carte sospetto. O, se volete, un riciclarsi sospetto e rischioso. A prendere seriamente in considerazione quello che scrivono i giornali in questi giorni, c’è da dedurre che nella politica lucerina non cambierà nulla. Avremo la stessa banda con gli stessi suonatori, i quali cambieranno strumento ma non lo spartito. I cambiamenti di casacca sono previsti sia a sinistra che a destra, quei cambiamenti che, agli occhi degli elettori, appaiono come veri tradimenti. Sono quei compari che si fanno eleggere in una certa lista e poi trasmigrano verso altri lidi, inventandosi mille motivazioni di facciata. E’ già successo. A partire dall’esperienza di Peppino Labbate e sino a quella di Pasquale Dotoli si sono avuti molti cambi di casacca, quelli che hanno reso la vita difficile ai tre sindaci che si sono alternati alla testa di altrettante coalizioni, tra cui uno – Vincenzo Morlacco – è stato trafitto vergognosamente da un manipolo di carbonari, tra cui c’erano quelli che lo hanno voluto – corteggiandolo – alla testa del centro sinistra. Sono quelli che – per senza fare sconto delle colpe degli altri – hanno ridotto la città nella situazione penosa in cui si trova. Sono quelli che già hanno lasciato il partito di appartenenza e quelli che sono in procinto di farlo, temendo di non essere candidati a causa delle loro scorribande. Naturalmente cercano nuovi approdi e vedrete che lo troveranno nella casa di quelli che sono loro parenti stretti in termini politici e di moralità, anche se in questi casi usare tali due termini è un puro eufemismo.
Meno male che si eleggeranno 24 consiglieri, per cui è certo che almeno sei resteranno fuori, per cui, forse, si potrà avere una certa pulizia, anche se ciò scatenerà più concorrenza e bagarre in campagna elettorale. Dunque, se veramente le cose si metteranno così, se cioè torneranno a galleggiare tanti di quelli che hanno martoriato Peppino Labbate, Vincenzo Morlacco e Pasquale Dotoli le prospettive non potranno essere rosee per il futuro della città. Ecco perché i partiti farebbero bene a fare attenzione quando andranno a formare gli schieramenti, a cui si dà molta importanza soltanto quando si parla di candidati sindaci. E’ vero che scegliere il numero uno è importante, ma costui, una volta eletto, potrà fare ben poco se non potrà allestire una squadra all’altezza della situazione, in grado di prestare la propria collaborazione all’insegna di un servizio da rendere alla città e non al tornaconto personale o dei compagni di cordata. Prendere transfughi provenienti da sinistra o da destra, è un rischio gravissimo, perché questi signori sono pronti a tradire ancora, come hanno fatto in circa quindici anni di vita amministrativa. Non si recupereranno i voti degli astenuti se in campo, con colori diversi, si presenteranno le stesse facce. La gente è stanca di vederli ancora in circolazione, figuriamoci al Comune. E visto che bisogna fare anche opera di pulizia, non sarebbe male utilizzare quei giovani e quelle donne desiderosi di mettersi alla prova in politica.
Saranno meno esperti, meno furbetti, meno maliziosi, ma almeno potranno dare il contributo della loro freschezza e la voglia di affiancarsi solidalmente e lealmente a coloro che hanno più mestiere. Gli astenuti vanno conquistati cambiando registro, altrimenti si offre loro la giustificazione piena di ritenere inutile andare alle urne. Sapete come è finita col centro destra. Neppure una maggioranza al 64% per cento degli elettori ( una corazzata la definì l’illuso Pasquale Dotoli) è riuscita a risolvere almeno parte dei problemi del programma elettorale. E’ stata una maggioranza abbondantemente rissosa, che non litigava certo per gli interessi della città. Non è che con Morlacco e Labbate le cose siano andate diversamente, perché tanti degli eletti a destra e a sinistra si sono messi a fare le giravolte, interscambiandosi tranquillamente le posizioni, anche col rischio di finire a fischi sotto casa. Facciamo in modo che la storia non si ripeta. Per il bene di Lucera Domenica trasferta ad Ordona per affrontare il Carapelle.
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