LUCERA, L’APPROVAZIONE DEL PUG O L’USCITA DALLA MAGGIORANZA ENTRO IL MESE DI OTTOBRE

Ovviamente , non è ufficiale, ma le cose dovrebbero essere andate così. Se entro il mese di ottobre ( 2013) non sarà approvato il nuovo piano regolatore generale (ora si chiama PUG, piano urbanistico generale) il trio dei tre indipendenti Matteo Silvestri, Franco Petrucci e Antonio Marino lasceranno la maggioranza e, come si dice in questi casi, si disimpegneranno.  Il sindaco Pasquale Dotoli sarebbe stato avvisato in tempo utile, per cui dovrebbe avere il tempo tecnico per trovare gli “aggiustamenti” del caso.  Un rompicato per Dotoli e compagni? Non dovrebbe essere così, posto che  la gestazione del PUG è stata già lunghissima e che lo stesso prima cittadino, in più di una occasione, si impegnato a portarlo in porto, definendolo punto qualificante per la sua Amministrazione. Però, i ritardi accumulati fanno supporre che il percorso dal punto di vista politico non sia stato sinora tranquillo, se stiamo a pochi mesi dalla scadenza della legislatura e non si trova alcuno disposto a mettere la mano sul fuoco circa il suo approdo finale.  E se Petrucci e compagni abbiano ritenuto di suonare il campanello di allarme è perché evidentemente temono che possa essere infruttuoso il tempo ancora a disposizione. E’strano il destino di questo PUG: tutti lo invocano, tutti lo ritengono indispensabile per dare una accelerata all’economia locale in stato comatoso, tutti lo portano come il fiore all’occhiello della loro azione politica, ma nei fatti non succede nulla. 

Beninteso, non sta accadendo nulla di nuovo sotto il cielo, posto che anche  l’ultimo risalente al 1973 non ha avuto vita facile, perché gli interessi in campo (diciamolo francamente) sono tanti e tali da rendere difficilissimo ogni sorta di compromesso.  Nel 1973 c’erano i partiti che facevano da filtro e da intermediari, per cui il compito degli amministratori comunali era relativamente più facile. Ora, invece, si va praticamente allo sbando, dato che ciascuno si alza il mattino e detta la linea politica, che spesso non è proprio disinteressata. Parliamoci chiaro. Dalla destinazione dei suoli c’è gente che si può arricchire! Ed ecco perché si muovono i gruppi di potere in grado di condizionare le scelte politiche. Il PGU è un affare per molti ed è un affare che si ripresenta  in tempi molto lunghi, se pensiamo che quello del 1973 risale a 40 anni fa! In questo clima, è ovvio che ci siano sospetti e perplessità, perché ciascuno amministratore e consigliere comunale teme di avallare operazioni da cui è estraneo  o che potrebbe essere estromesso.

 Nella migliore delle ipotesi, teme che sul suo capo disinteressato si possano portare a compimento operazioni affaristiche  pericolose anche dal puto di vista penale, se qualcuno, estromesso, dovesse ritenere di interessare la Procura. Insomma, Dotoli non sta certamente nella posizione ideale per stare tranquillo. Però, è chiaro che egli deve venir fuori, perché, soprattutto se si riprenderà, l’argomento PUG è quello che farà molto discutere, sia positivamente che negativamente. E con la soppressione del tribunale e il ridimensionamento dell’ospedale non ci sarà molto da offrire al pubblico elettore! Comunque, a parte le chiacchiere, Lucera ha urgente bisogno di essere ridisegnata soprattutto nelle periferie, nelle quali c’è un potenziale sviluppo edilizio di cui far tesoro.  E su questo dovrebbero essere tutti d’accordo. Ma, seriamente, dato che anche per questa materia si fanno molte chiacchiere a sfondo strumentale. E non va bene per il bene di Lucera!

 a.d.m

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