LA CHIUSURA DEL TRIBUNALE DI LUCERA E' UN AMARA REALTA'
LA FOLLA DAVANTI ALL'INGRESSO SECONDARIO DEL TRIBUNALE |
IL CAMION LASCIA LA PIAZZA |
Quando intorno alle 14,30 i primi scatoloni contenenti i faldoni sono stati caricati su un furgone ha terminato di esistere la Procura di Lucera. E' stato l'epilogo di una giornata inziata molto presto dal consiglio comunale monotematico che ha avuto luogo davanti all'ingresso del palazzo di giustizia. Tanti gli interventi di consiglieri, avvocati, e semplici cittadini.Tutti hanno rimarcato l'importanza del presidio svevo che è sempre stato un avamposto per difendere la legalità nella nostra provincia. La protesta della città è andata avanti per l'intera mattinata. Momenti di musica e spettacolo si sono alternati al dibattito politico. Le forze dell'ordine, presenti in numero sempre maggiore, hanno tollerato e controllato che tutto filasse liscio, anche se non è mancato qualche momento di tensione. I manifestanti volevano solo dimostrare il loro fermo dissenso verso un provvedimento che penalizza ulteriormente e fortemente un territorio che man mano si sta svuotando di tutti i servizi. Alle 14,30, con l'arrivo in città degli agenti della celere in tenuta antisommossa, il temuto trasferimento degli atti è avvenuto dall' ingresso secondario del tribunale. Applausi, cori da stadio e l'intonazione dell' inno di Mameli hanno accompagnato il trasferimento di 4 -5 grossi scatoloni destinati al tribunale foggiano, da oggi a tutti gli effetti l'unica procura della provincia. La sua giurisdizione su un territorio vastissimo, ne fanno il 4° tribunale d'Italia. Lo stesso copione si è ripetuto qualche minuto più tardi all'ingresso principale del palazzo di Giustizia. Sgomento amarezza e lacrime hanno accompagnato il camion che ha velocemente lasciato piazza tribunali. Un pezzo di storia della nostra città si era chiuso. Lo Stato ha mostrato i muscoli e tutto si compiuto in pochi minuti con uno spiegamento di forze spropositato e dispendioso per quello che è avvenuto, una protesta pacifica e festosa. Speriamo soltanto che le tante promesse che abili politici e tecnici hanno fatto nelle ultime settimane e gli sforzi della gente perbene della nostra città, che si è spesa molto per una nobile causa, possa trasformarsi in realtà, altrimenti per il nostro territorio il futuro è davvero nero.
Danilo De Sabato
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