TRIBUNALI NELLA BUFERA, COMPRESO IL NOSTRO


Da  qui noi lo avevamo previsto in tempi non sospetti, anche a costo di passare per iettatori. Dicevamo in sintesi. Se accontentano Lucera e qualche altro tribunale del territorio inevitabilmente si scatenerà la fine del mondo! Cioè, tutti gli altri chiederanno la stessa cosa, per cui alla fine, per non scontentare nessuno, nulla si farà e tutto rimarrà come prima. E così sta accadendo. A Rossano Calabro, come abbiamo visto dalle  immagini televisive, gli avvocati si sono messi a protestare sul tetto del loro tribunale! E’ una delle tante manifestazioni che noi definiamo folcloristiche, perché a nulla approderanno. Anche altrove si fa spreco di manifestazioni di protesta con le modalità più disparate, ma l’esito è sempre lo stesso: chiacchiere sopra chiacchiere, promesse al vento in continuazione, ma nulla di concreto. Anche in quelle regioni molto rappresentate a livello parlamentare, come  ad esempio il Piemonte, si va avanti con lo stesso metodo, con la pretesa che la Ministra Anna Maria Cancellieri cambi opinione, benché la stessa lo sta ripetendo in tutte le sanse che il provvedimento della nuova geografia giudiziaria non ha alcune possibilità di essere modificato. La verità è che in questa protesta generalizzata, c’è un buco pauroso, poco preso in considerazione. Avete notato? Protestano tutti tranne l’Associazione Magistrati. Ad esclusione di qualche coraggioso magistrato, come il nostro Procuratore Capo Domenico Seccia, tutti gli altri stanno in silenzio e osservano le cose in maniera distaccata, forse divertiti. 
C’è, evidentemente un perché. Il perché è che sono stati proprio i giudici a volere  questo tipo di riforma, perché così a loro va bene così, anche in considerazione del fatto che egoisticamente snobbano i piccoli tribunali dove sono sotto osservazione per preferire  strutture più grandi. Qui si sentono più realizzati e, comunque, non controllati a dovere dalla pubblica opinione.  Ecco perché i ministri politici non si sono mai permessi di mettere mano alla riforma, che è datata, nel senso che viene da lontano. Non lo hanno fatto perché una riforma che toglie ai territori non procura gradimento elettorale. Anzi, fa crescere il tasso di disaffezione verso la politica e monta un sentimento di legittima protesta nei confronti degli esecutori della politica stessa. A protestare, dunque, sono praticamente solo gli avvocati, posto che le istituzioni locali, Comuni compagnia cantando, non contano nulla, inguaiati come sono per proprio conto, enti, ormai, senza alcuna credibilità e peso decisionale.  E anche qui, forse c’è un perché, che è in antitesi rispetto a quello dei giudici. Con la perdita del tribunali gli avvocati del territorio perdono la loro autorevolezza e per di più sono costretti ad entrare in un imbuto anonimo, affollatissimo che è quello che si determina nelle grandi strutture.  Un avvocato del posto è stimato e rispettato, mentre fuori zona è un numero tra i tanti in circolazione. 
A parte il fatto che il loro contributo professionale raggiungerebbe costi più alti, tenuto conto che seguire una vertenza in loco è un discorso, spostarsi altrove, talvolta a molta distanza, è un altro. Ne va di sotto il proprio portafoglio e di conseguenza quello de loro clienti. Insomma, è tutto un pasticcio, che, però, si poteva prevedere a tempo debito. Se la riforma è datata tutti coloro che adesso protestano avrebbero potuto fare azione di contrasto prima e far sì che il risultato finale avesse un esito diverso. Probabilmente si darebbe potuto ottenere anche una riduzione di costi complessivi, posto che lo Stato ora si trova a fronteggiare oneri più alti rispetto alla situazione precedente. Insomma, c’erano tanti motivi per opporsi e reclamare quelle condizioni di dignità e di opportunità ora vanamente invocate. Siamo decisamente fuori tempo massimo.
a.d.m.


IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI LUCERA

Commenti

Post popolari in questo blog

ZIA ROSINELLA: COSA NE PENSAVA IL “SUO” PARROCO, Don MICHELE RICCI

30 DENARI ……………..IL PREZZO DEL SANGUE DI N.S. GESU'

NOZZE SPALLONE - ZOILA