NUOVA LUCERA CALCIO: ANCORA SOFFERENZE IN VISTA
LA TRIBUNA DELLO STADIO COMUNALE DI LUCERA |
Mancano notizie ufficiali, per cui tutto è da interpretare col condizionale d’obbligo. Sembrerebbe che sia avvenuta la iscrizione al prossimo campionato, anche se le modalità di partecipazione, dal punto di vista finanziario, non sono del tutto chiare, come parrebbe di capire dal resoconto che ci presenta la consorella Sundayradio, che notoriamente è molto bene informata in relazione alle cose di casa bianco celeste. Dunque, abbiamo ancora un inizio all’insegna dell’incertezza o, per meglio dire, della sofferenza. Ammesso che sia tutto vero, non si vede all’orizzonte il proposito societario e tecnico da realizzare, quello che in chiave strettamente aziendale si chiama programma industriale. I soggetti in campo sono sempre gli stessi, quelli che non si arrendono e che prima di mollare vogliono vedere l’orizzonte tutto nero. L’esperienza non ha insegnato nulla. Ormai, abbiamo raschiato il fondo del barile, nel senso che non c’è più trippa per gatti e, di conseguenza, spazio utile per poter intraprendere qualsiasi attività sportiva. E ciò è dimostrato che anche altrove tante società hanno mollato, pure a Foggia, che pure è un capoluogo e, quindi, dovrebbe avere qualche possibilità in più di attingere a quel sistema imprenditoriale ancora efficiente, pur in presenza della crisi generalizzata.
Va sempre ricordato che da questo spazio si intende solo fornire qualche contributo per la causa e non scoraggiare quanti ritengono di battersi sino allo stremo. Seguiamo il calcio lucerino da cinquant’anni, per cui riteniamo di avere qualche titolo per fornire utili suggerimenti. Le cose sono andate avanti sino a quando i vari presidenti, benestanti, hanno messo mano al proprio portafoglio per sostenere la squadra e ciò, per giunta, in tempi relativamente facili, quando cioè il soldino circolava facilmente. A parte la gestione di Franco Apollo, il quale era riuscito a mettere su una vera azienda giovanile, nel senso che aveva avuto il coraggio di puntare sul vivaio, da cui attingeva i proventi per aiutare la prima squadra, attraverso la cessione dei pezzi migliori, alcuni dei quali hanno militato in alto loco, come lo stesso Pietro Maiellaro, ora allenatore del Lucera. Certo, è stato anche fortunato, ma non v’è dubbio che la sua competenza e la sua passione lo avevano posto in posizione di protagonista dei nostri campionati. E’ evidente che ogni esperienza fa storia a sé. Ma, è pur vero che non si può far finta che nulla sia successo in precedenza e illudersi che i campionati possano essere finanziati con le noccioline. Ci auguriamo che queste considerazioni imbocchino presto la strada della smentita e che la situazione possa trovare concretezza, all’insegna della fattibilità progettuale. Anche nell’interesse di quanti eroicamente si sono aggrappati tenacemente alla speranza dell’impossibile, i quali difficilmente sarebbero in grado di sopportare il peso di ulteriori sofferenze finanziarie e psicologiche.
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a.d.m.
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