LA FESTIVITA’ DELLA MADONNA DELLA VITTORIA: SEMPRE VIVA

LA MADONNA DELLA VITTORIA
Anche se si trova nella scomoda posizione di trovarsi in coda, beninteso, come calendario,  alle feste patronali (14,15,16 agosto), la festività della Madonna della Vittoria (8 settembre) continua ad essere viva e a conservare il fascino  della migliore tradizione mariana lucerina.   E’ la parrocchia di “San Giacomo Maggiore” a farsi carico della relativa programmazione, che resta sempre sobria e accattivante all’esterno per i buongustai dello spettacolo, ma ricca di quei valori fondanti che si ricollegano direttamente al ruolo della Vergine Santissima all’interno della Chiesa e soprattutto nei cuori dei tanti figli spirituali.  In prima linea per l’allestimento della festa è il dinamico parroco, Mons. Luigi Tommasone, il quale si è posto alla testa di un comitato di volonterosi per la raccolta dei fondi, un lavoro apparentemente di routine, quasi secondario, ma importante, anzi indispensabile per cementare i rapporti con la realtà parrocchiale. E’ una maniera per rendere meno emarginata una parte importante del centro storico, che proprio qui, a Piazza San Giacomo, ha giocato nel passato alcune delle sue migliori carte, come testimoniano alcuni palazzi di particolare valore storico e architettonico, uno dei quali è stato anche sede della Provincia. Inoltre, la festa fornisce anche l’occasione per ritrovarsi in una piazza finalmente tornata al suo vecchio splendore, dopo la realizzazione dei lavori di riordino e di migliore utilizzo  di cui si è fatto carico qualche anno fa il Comune. 

 Mons. Tommasone ce la mette tutta perché la devozione verso La Madonna della Vittoria non sia solo un fatto di facciata, ma anche una occasione  perché i giovani possano avvertire la bellezza e la freschezza della devozione mariana.  Inoltre, la Madonna della Vittoria rappresenta anche un pezzo della storia lucerina. Se qualcuno ha la pazienza di trovare alcuni vecchi testi degli storici lucerini D’Amely e Gifuni saprà che per tanto tempo si è discusso se la statua della patrona di Lucera fosse quella tuttora presente in Cattedrale o quella della Madonna della Vittoria, statua trovata in località “Tributa”alla periferia della città  per sottrarla all’ira dei saraceni.   Ma, questo è un dettaglio secondario rispetto al significato vero della festività, che, comunque, ha sempre richiamato tanti fedeli, anche da altre parti della città.  E’ iniziato, dicevano, il lavoro di raccolta fondi. Nonostante la crisi, è da augurarsi che i residenti nell’ambito parrocchiale rispondano con la consueta generosità. E non per far contendo don Luigi e i suoi collaboratori, ma per dare una attestazione della loro vicinanza spirituale a Maria.

 a.d.m.

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