LUCERA CITTA’ DI VANDALI, ALTRO CHE CITTA’ D’ARTE

E’ una Lucera città di vandali. Altro che città d’arte, come si vuole etichettare Lucera. Molto opportunamente e puntualmente la brava collega Deborah Testa, sul confratello “Il Frizzo” online, ha affrontato il tema dello scempio vandalico che sta mortificando tanti angoli e simboli luoghi della città tra l’indifferenza generale. E lo fa mandando in campo gli stessi cittadini, che si dichiarano disgustati, feriti e mortificati da atti che impoveriscono il patrimonio civico della città, che arrecano danno alla proprietà pubblica, che è un bene che appartiene a tutti e che, quindi, dovrebbe essere tutelato in primo luogo dagli stessi abitanti. Sul taccuino della Deborah Testa sono finiti in tanti, che giustamente sono indignati, a cominciare dal dottor Giuseppe Trincucci, il quale, più degli altri, ha il titolo per definire mortificante la situazione di degrado in cui si trova la città. Ormai, è anche complicato stabilire da che parte iniziare in relazione ai siti colpiti dai vandali: sono tutti bersagliati in maniera ignobile, a cominciare dai monumenti e finendo ai giardini pubblici, al boschetto, a piazza Carmine, piazza Tribunali ecc. E’ uno scempio senza freni. Tutti fanno appelli ad una sorta di rieducazione civica di questo furfanti. Tempo sprecato. Tanti ci hanno già provato inutilmente, perché è difficile rieducare quelli che non hanno i fondamentali neppure della semplice buona educazione. Il problema non si risolve con gli appelli. Occorre stabilire un minimo di vigilanza, senza della quale è utopistico pensare di scoraggiare questi delinquenti. Prevediamo la risposta degli amministratori e delle forze dell’ordine: non vi sono forze e mezzi per poter presidiare meglio e più costantemente il territorio cittadino. E di questi tempi di magra può essere vero, anzi è vero. Però, ugualmente si potrebbero mettere in atti azioni a scandaglio, in grado di dissuadere i vandali a fare le loro stupide esercitazioni. Cioè potrebbe fare da deterrente, nel senso che questi signori ( si fa per dire!) avrebbero sul collo la sorpresa di vedersi scoperti da un momento all’altro. Tutto questo anche attraverso un migliore lavoro di coordinamento, che darebbe la possibilità di impegnare al meglio le forze e i mezzi a disposizione. Tutto il resto appartiene al mondo delle illusioni, in quanto dissuadere questi vandali dal commettere attacchi al patrimonio cittadino è, come detto, tempo perso. E, intanto, col caldo anche il bosco della villa comunale e del castello torna ad essere ad alto rischio incendi!

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